GBUR discography

GBUR was founded in 1998
GBUR
is free improvisation


"GBUR" (1998) SdM rec
first album recorded in May 1998
 

STEFANO GIUST-
drums ,electronic perc.,voices
DOMINIK GAWARA-
piano,zanza ,xilophone,ac.percussion.,bass
LORENZO RAZZANO-
electric bass,didjeridoo
MARCELLO TURCO-
trombone,trumpet
PAOLO CALEO-
electric guitar



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 "Integrale" (1999) SdM rec
recorded in july 1999
 

STEFANO GIUST - drums,electronic perc.
DOMINIK GAWARA - electric fretless bass
DANIELE PAGLIERO - electronics,samples
IVAN PILAT - baritone sax
DIMENSION"Suppo"IDOL - electric guitar
PAOLO CALEO - caleophone,disturbance







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"Third Obstacle" (2008) SdM rec
recorded in july 2008
 

DOMINIK GAWARA - acoustic bass,kaoss pad
STEFANO GIUST - drums,percussion
IVAN PILAT - baritone sax,trumpets,screams
DANIELE PAGLIERO - electronics,samples
DAVIDE DID LORENZON - alto sax
STEFANO FERRIAN - tenor sax
ALBERTO COLLODEL - bass clarinet
ALESSANDRO FIORIN DAMIANI - electronics,filtering




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GBUR live at MAVV (Treviso) 05/6/2009

STEFANO GIUST - drums,cymbals,objects
DOMINIK GAWARA - acoustic 5 strings fretless bass
IVAN PILAT - baritone sax,mellophone,voice
DANIELE PAGLIERO - samples,electronics 

DID LORENZON - alto and soprano sax
ALESSANDRO F. DAMIANI - electronics,recordings
ALBERTO COLLODEL - clarinet,bass clarinet




LISTEN  



















Line-up
DOMINIK GAWARA
acoustic/electric fretless bass
STEFANO GIUST
drums, cymbals, objects, pads
DANIELE PAGLIERO
samples, electronics
IVAN PILAT
baritone sax, trumpet, mellophone,text and screams
+
DAVIDE 'DID' LORENZON
alto sax
ALBERTO COLLODEL
bass clarinet
ALESSANDRO FIORIN DAMIANI
electronics


Other musicians involved in the past:
Maurizio Suppo (electric guitar), Paolo Caleo (electric guitar, caleophone), Lorenzo Razzano (bass guitar), Marcello Turco (trumpet).



GBUR Live at MAVV excerpt (2 July 2009)


 SOMEONE SAYS.....
"(...) Son trascorsi dieci anni dall'ultimo incontro con il progetto Gbur. Ci avevano lasciati con il doppio “Integrale”. Tornano in otto. Gbur, svomitazza sei tranci di carne viva, che nascono infetti d'impro, ma ben più strutturati d'uno sberleffo paiono. Gbur si incaponisce (bene...) nell'indagar un territorio in forte pendenza. L'approccio, questo, è rustico, odoroso, e debitamente di taglio punk dadaista. Cool come pochi; altroché. E si ha voglia di non dover attendere altri dieci anni. Nel catalogo SST di un tempo, avrebbero fatto un figurone, ora, li dovrebbero pagare, per starci su quel catalogo. Eretici in frenetica azione funk (la nostra Arkestra?)."
Marco Carcasi, Kathodik (2009).

"(...) Giust è il batterista di gomma; Gawara basse note stellari: un esser preso come laswelliano; Suppo in ascensore con Buckethead: spasimanti con i gozzi aperti; Pagliero uomo parafulmine: elettricità della terra; Caleo, inventore di un affare costruito, ma, col motore di una lavatrice, un sitar? e Pilat appena tornato da Londra dove accompagnava un ubriacone, tal Coxhill. Il jazz è una testa di maiale, lo è sempre stato - ma se di primato vogliamo parlare, loro sono i primi a farlo così, per pura maleducazione. Lo spirito del maiale irrompe con passi coltraniani da gigante e col suo maiale-jazz fare scorpacciata di tutto. Che iddio mi fulmini se i tempi non sono maturi!"  

Francesco Vignotto, Blow Up n.22 (2000).

"(...) È una musica che va dappertutto perchè non c'è una sola direzione da percorrere."  

Marco Pandin, A-rivista anarchica n.266 (2000).

"(...) Questo jazz eretico non ha bisogno di finezze, è rozzo e sconclusionato e tanto più dimostra la propria vitalità. È una sfida continua."  

Luca Pagani, All About Jazz (2000).

"(...) Un approccio radicale senza compromessi a più voci, un simposio sonico che si sviluppa per stratificazioni, opposizioni e confluenze tra detriti rock, rumorismi, fraseggi post jazz."  

Flavio Massarutto, Villotte Emigranti e Altre Storie Jazz (2003).


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